Chirurgia estrattiva (estrazione denti inclusi e seminclusi)
Il piano di trattamento
In alcuni casi, per mancanza di spazio sufficiente nell’arcata dentaria, alcuni denti (soprattutto i denti del giudizio) restano parzialmente o completamente sommersi nell’osso o nella gengiva oltre il loro normale tempo di eruzione, crescendo a volte in direzione scorretta. La causa dell’inclusione può essere talvolta la mancanza di spazio. In queste condizioni i denti si inclinano o si spostano mentre crescono.
Inoltre, un dente parzialmente emerso (semi-incluso) è più soggetto ad accumulare residui di cibo, placca e acidi nel tessuto che lo circonda, e di conseguenza aumentano i rischi di sviluppare infezioni (lesioni cistiche) oppure infiammazioni della gengiva (pericoronariti). Sovente si riscontrano, in casi di denti del giudizio, inclusi danni da carie o parodontali ai denti adiacenti (secondi molari).
Talvolta il dente del giudizio può essere in contatto diretto con il nervo alveolare mandibolare. In questi casi, a fronte di una diagnosi accurata, è consigliabile optare per un’estrazione ortodonticamente guidata: tramite l’ausilio di un dispositivo ortodontico fisso si provvede ad allontanare le radici del dente incluso dal nervo stesso, permettendo così la successiva estrazione in sicurezza. Indicativamente, una volta oltrepassati i 28/30 anni, è più difficile ottenere una ricostruzione naturale dell’osso nel vuoto lasciato dal dente del giudizio estratto. Non tutti i denti inclusi necessitano di un trattamento, che diventa invece indispensabile in presenza di sintomi.